Vacanze di Natale, la casa in montagna e l’influenza

vacanze sulla neve

Sogno da sempre di trascorrere le vacanze di Natale in montagna e quest’anno mio marito mi ha accontentata, senza tenere conto però di bronci adolescenziali e la puntuale influenza.

La casa in montagna

Sarà un clichè ma le vacanze di Natale sulla neve sono quello che aspetto da tanti anni. L’ultima volta che, io e mio marito, abbiamo trascorso il periodo natalizio in montagna è stato nel lontano 2003, quindi prima che nascesse Diego. Nel corso degli anni, vuoi i bambini troppo piccoli, malanni stagionali e la poca organizzazione che ci contraddistingue, la montagna e anche la neve, visto che a Milano non nevica più, sono state dei miraggi e ogni anno la promessa era “forse l’anno prossimo”.

Finalmente l’anno è arrivato e per questo inverno ci siamo attrezzati affittando per tempo una casa e vestendo adeguatamente i bambini. Dicembre è partito bene con il ponte della Madonna, neve poca ma le bambine hanno iniziato la scuola di sci entusiaste. Lo stesso non si può dire dell’adolescente che si è categoricamente rifiutato di indossare gli sci. Poco male, lui non ne vuole sapere ma la gioia delle “ragazze” ci ha fatto ben sperare per passare delle meravigliose giornate sulle piste.

Natale quasi sulla neve

Tutto pronto quindi per partire appena dopo Natale, quando i riti famigliari tra pranzi, cene e scambio regali si sono esauriti. Proprio il giorno di Natale, in regalo è arrivata l’influenza. Emma con febbre da cavallo per cinque giorno, Diego intasato peggio della metro all’ora di punta. Solo Linda si è salvata con un leggero raffreddorino. Il dopo Natale è quindi saltato e Capodanno, non avendo organizzato nulla, lo abbiamo passato tranquillamente a casa. In verità temendo una ricaduta, o peggio un nuovo ammalato, abbiamo preferito continuare la quarentena, evitando sbalzi di temperatura e il viaggio in auto a rischio vomito.

La neve e la casa in montagna le abbiamo viste solo alla Befana, una visita davvero toccata e fuga perchè il tempo, stavolta quello metereologico, non ci ha aiutati. Giusto due giorni per fare qualche scivolata con il bob, lasciare sfogare il marito sulle piste e creare il pupazzo di neve Freddy (così chiamato da Linda) nel giardino della nostra casa in montagna.

Per la gioia dell’adolescente, siamo tornati a casa sabato sera in modo da avere tutta la domenica a disposizione per ripassare, finire i compiti (la numero due) e giocare online con gli amici sulla play. Quantomeno ho visto la neve.

 

vacanze sulla neve

2 Comment

  1. Gloria orlando dice: Rispondi

    Freddy è bellissimo 😍😍😍

    1. Linda piangeva che non voleva lasciarlo! ahahah

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