Leggere e rileggere ciò che si scrive

Mi capita, purtroppo spesso, di leggere comunicati e articoli sul web con errori ortografici, refusi e altre imprecisioni. Io che per campare cerco di fare la web copywriter, inorridisco e mi chiedo se tutti rileggono prima di pubblicare.

Rileggendo il testo si evitano gli errori

Rileggere non è fuori moda

Rileggere sempre quello che scrivi. Non so se la vostra maestra ve l’ha mai detto, la mia lo ripeteva in continuazione e così tutti gli insegnanti di Italiano (e non) che ho avuto, fino all’ultimo di marketing, giusto qualche mese fa.

Nelle ultime settimane ho incontrato due casi di errori in un testo pubblicato online davvero inguardabili. In entrambi i casi, dallo shock di vedere quelle parole sbagliate su schermo bianco, ho scritto un post su Facebook, senza ovviamente nominare gli autori. Il primo era un comunicato stampa riguardante il lancio di un nuovo prodotto, inviato appunto per far conoscere l’oggetto, all’interno del testo trovo scritto “faccie” al posto di facce. Scrivo subito alla persona che si occupa della divulgazione e segnalando l’errore. In risposta ho ottenuto un rimpallo di colpe al copywriter che sicuramente ha sbagliato a scrivere ma tutti quelli che il comunicato stampa avrebbero dovuto leggerlo prima di pubblicarlo?

Il secondo caso mi ha lasciata senza parole perché l’errore arriva da un professionista della comunicazione sul web. Mi arriva una newsletter del professionista che mi parla del suo nuovo progetto e di un articolo sul suo blog dove lo menziona. Mi incuriosisce per l’argomento e vado a leggere l’articolo. Ho letto solo la prima riga, dove ho trovato un bel “perdipiù”. Per di più, recidivo, lo ha riportato anche sul post di Facebook sponsorizzato. Non ho segnalato l’errore e ammetto di aver controllato se sia mai stato corretto. No, non è stato corretto e immagino che nessuno l’abbia fatto presente all’autore.

Rileggere ci aiuta a correggere

Questi due sono stati i casi più vistosi ma all’ordine del giorno si trovano errori ortografici nei post sui social, nei messaggi di chat e così via. L’uso del telefonino con il correttore automatico non aiuta, perché nella fretta di rispondere, si invia una parola al posto di un’altra. A me capita spesso.

Prendersi qualche minuto e rileggere quello che abbiamo scritto è una pratica che dovremmo mettere in atto se vogliamo scrivere e pubblicare correttamente il nostro testo. Tutti abbiamo delle lacune nella nostra lingua, è lecito dimenticare qualcosa ed è proprio durante la rilettura che possiamo trovare quella parola che ci lascia qualche dubbio, se l’abbiamo utilizzata o scritta correttamente.

Cosa uso per evitare errori nel testo

Sbaglio anch’io e molto. Non voglio fare la maestrina ed ergermi su un piedistallo, ammetto di scrivere anch’io delle cose che non sono pronunciabili a voce alta. Come allora scrivere correttamente? Oltre al già menzionato rileggere, avere tra le mani un buon dizionario o, in alternativa, santo Google può sempre essere d’aiuto. Quando scrivo un testo tengo sempre aperta una scheda sul motore di ricerca per sinonimi e ortografia. Non mi vergogno ad ammettere che faccio anche il controllo ortografico su un semplice documento word e vi assicuro che mi ha salvata più di una volta.

Un ultimo consiglio è che dal post su WordPress al tweet di Twitter, hanno tutti la possibilità del “modifica“. Usarla anche se qualcuno ha già letto non è peggio che lasciare un brutto errore.

In definitiva prima di pubblicare, rileggete. Ne va della vostra immagine.

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