Concerti rock e affini

Da quando sono diventata mamma la mia vita sociale ha subito drastici cambiamenti e una delle cose che più mi manca è andare a vedere un concerto.

Non faccio la schizzinosa su quale genere o artista mi basta un buon concerto. La fila al botteghino, l’entrata, la ricerca del posto migliore, i live estivi sulla terra, nel fango, la pioggia e il sole cocente, il bar e i terribili wc chimici. I palazzetti, i teatri, i posti a sedere e in piedi. I miei gruppi preferiti. Memorie di un tempo lontano quando l’unica mia preoccupazione era arrivare in tempo per l’apertura cancelli.

I live show che ho visto in questi ultimi 13 anni si possono contare su una mano (ma diciamo anche su tre dita), mentre prima anche solo la media annuale era nettamente superiore. In questo 2017 poi si prospettano tanti concerti interessanti più o meno abbordabili anche economicamente. Inoltre Diego è in un’età che ben si presta al suo primo concerto (magari i miei mi avessero portata a 13 anni ad un concerto!) e credo che quest’estate potremmo decidere di acquistare qualche biglietto e magari portare anche Emma. Per la verità Linda quando sente le pubblicità dei concerti su Virgin Radio mi dice che vuole andarci in particolare mi ha detto che vorrebbe proprio vedere i Green Day (credo proprio di aver fatto un buon lavoro con i miei ragazzi, musicalmente parlando) e sinceramente ci sto facendo un pensierino per il concertone di Monza, anche se per lei mi sembra un po’ presto e soprattutto faticoso.

Effettivamente il problema principale non è tanto decidere di andare ad un concerto ma chi portare e chi rimane a casa dove sistemarlo (lo so è una brutta espressione ma rende l’idea).

Non voglio parlare dei sensi di colpa, quelli sono soggettivi e io devo sinceramente confessare che me ne facevo molti di più qualche hanno fa, ora credo di aver superato quella fase ed essere passata a “voglio di nuovo degli spazi per me e mio marito”, soli è anche meglio.  E proprio come qualche anno fa dedicarci una serata ascoltanto un buon concerto.

L’occasione ci si è presentata venerdì scorso con il ritorno in Italia di Dave Matthews, non con la sua meravigliosa band (che ho avuto il piacere di vedere in passato) ma con Tim Reynolds regalandoci un acoustic live memorabile. Io ho assistito al concerto di Milano presso il Teatro degli Arcimboldi, ultima delle tre date nel nostro paese. Il teatro non è il luogo dove sono abituata a vedere i miei artisti preferiti ma si presta bene allo show di questo talentuoso duo. Dave e Tim suonano insieme da molti anni, alternando ai propri progetti dei tour insieme dai quali sono stati ricavati tre live album. Il concerto, quasi inutile sottolinearlo, è stato meraviglioso, chi mi segue su facebook e instagram ha visto un estratto nelle mie stories. Vi lascio il link alla pagina wikipedia per un approfondimento su questi due artisti.

La serata è stata molto liberatoria, i bambini sono rimasti a casa con la nonna (santa) che si è prestata volentieri all’occasione e a regalarci qualche ora di svago, lontano da problemi di lavoro e litigi tra bambini quasi come qualche anno fa…..quasi.

E voi andate ai concerti? Cosa ne pensate di portare i bambini? Sono curiosa di sapere le vostre esperienze.

Andare ai concerti da mamma

 

2 Comment

  1. Mariacarla dice: Rispondi

    Ciao io amo andare ai concerti ma non con i bambini troppa confusione e troppa gente Scelgo con cura quelli dove andare e prendo la babysitter Così siamo tutti più sereni e rilassati

  2. Per fortuna io ho dei nonni molto collaborativi e ci aiutano tenendoci le bambine quando vogliamo andare a concerti, teatro e così via… Certo, da quando è nata la mia prima figlia sarò andata due o tre volte massimo, ma sono state serate molto speciali da vivere con mio marito… E le ritengo importantissime per il nostro rapporto!

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